Il moro Steno degno erede del biondo Oriolo

Nato nel 1960 in terra toscana da Oriolo e Snella, il moro Steno è stato uno dei migliori trottatori allevati in Italia in senso assoluto. Sarebbe stato piu’ positivo in pista, se non avesse sofferto continuamente di difficoltà nella digestione, che lo portavano a sparare calci in box con conseguenze spesso disastrose. Era un gran mangiatore, avido e goloso, e probabilmente si riempiva lo stomaco d’aria. Negli Stati Uniti divorò una carriola intera di terra, quella con la quale fanno il pavimento degli stalli. Tutti pensarono che sarebbe morto, invece non ebbe neppure la febbre. Si adattò alla perfezione alla soia ed ai mangimi e proprio in America Stette bene. Come stallone venne mal servito, per la predilezione della scuderia Kyra verso Oriolo. Ciò nonostante diede tutti cavalli da corsa, mentre il padre o dava il campione o nulla in alternativa, vale a dire un cavallo che non entrava mai in pista da corsa. Infatti il divo Oriolo genera spesso cavalle incapaci di trottare a livello agonistico, che però una volta impiegate in razza si rivelano fattrici eccezionali. Negli USA Steno compì una prodezza nell’International Trot, quando dopo aver perduto cento metri in partenza per una rottura, inseguì e raggiunse Pluvier III, terminandogli a mezza lunghezza. Poi, nella prova sui 2400 metri, venne battuto soltanto da quel fenomeno di Speedy Scot , stampando un 1.16.8 sui 2400 metri trottando in 58 nell’ultimo mezzomiglio.


Tratto da Il Trottatore di Luigi Gianoli


Il moro Steno degno erede del biondo Oriolo

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